domenica 23 agosto 2009

giovedì 20 agosto 2009

adoro l'estate e vorrei non finisse mai

Adoro l’estate e vorrei non finisse mai
Perchè?
1) Perchè anche se devo lavorare, quasi ogni giorno nuoto e arrivo fino alle boe ed è così strano sembra di essere soli in mezzo alle onde e invece ogni tanto vedi altre testoline, alcune colorate con le cuffie che spuntano tra i flutti. E’ come un autostrada verso l’azzurro.
2) perchè c’è sempre una musica di sottofondo che esce dalle finestre aperte e se ognuno di noi apre una finestra c’è una sorta di comunicazione che d’inverno non c’è.
3) perchè non guardo più la televisione e quando sono in campagna dormo con tutte le finestre aperte oppure sul terrazzo nel sacco a pelo e guardo le stelle. Delle volte cerco di ritrovarle con l’astrolabio, ma mi perdo contandole e mi addormento tra i grilli. Meraviglioso.
4) perchè mi piace organizzare feste (all’ultima eravamo in cinquanta ) e l’antica casa ne è felice: tutto risuona di musica, di voci, di risate, di richiami. E poi si può cantare, ballare con la luna ed anche la pappa non è male (ho preparato terrine, torte salate, piccoli panini aromatici, dolci e gelati).
E musica, tantissima musica
5) perchè mi piace partire, viaggiare nei traghetti di notte verso le isole e incrociare le luci di altri traghetti che vagano sul mare nella notte. E poi è così facile partire d’estate, bastano poche cose.
L’estate è sempre una festa, ogni sera un invito e qualcosa di speciale, rivedere gli amici di sempre, incontrarne di nuovi, accendere fuochi nelle spiagge (li sorvegliamo sempre fino al mattino).
L’estate è magica!

martedì 11 agosto 2009

J.Dutronc - Il est 5 heures Paris s'éveille



leggendo la biografia di F.Hardy mi ha incuriosito il suo affascinante compagno al quale era legata da una passione folle

domenica 9 agosto 2009

Una Domenica a Parigi (3)

insoliti cartelloni pubblicitari nel verde











Jardin des Tuileries: una banda piuttosto variegata suona
per il giorno dedicato alla festa della musica,
in Francia oggi (21 Giugno 2009), coincide con la festa del papà
e poi un ingresso.

Questo post è dedicato a Lydia che tra poco arriverà in questa città di incanti

mercoledì 5 agosto 2009

Elogio dell'incompiuto

Arc de Triomphe, Napoleone aveva deciso di edificarlo dopo la vittoria di Austerlitz, inizialmente doveva chiamarsi Arco di Austerlitz. Venne iniziato nel 1806 con le parole di Napoleone "Vous ne rentrerez pas dans vos foyers que sous des arc de triomphe". L'arco era ispirato all'architettura romana con delle dimensioni impressionanti . Per la sua realizzazione servirono molti anni, e così arrivo la sconfitta di Waterloo, il congresso di Vienna, l'esilio a Sant Elena e la morte di Napoleone.
I disegni , i progetti potevano ancora essere rispettati però cambiava lo spirito del monumento. L'arc venne inaugurato nel 1936 anche se era incompleto, mancava il coronamento, anche se c'erano diversi progetti ( un carro trionfale trainato da sei cavalli , oppure l'elefante della Bastiglia, oppure ancora Napoleone ritto sul globo terrestre). I vari progetti vennero scartati perchè superati dal fluire degli eventi e così l'arc restò incompleto del suo coronamento.
Il tempio di Segesta è meraviglioso al tramonto, quando le schiere di turisti se ne vanno e si può ammirare il senso estetico di un popolo antico che costruì un monumento collocato in un luogo straordinario. Alcuni sostengono che le sue colonne siano state disposte in modo da produrre un suono armonioso quando soffia il vento. E un tempio incompiuto, a quanto si dice. La sua incompiutezza sarebbe dovuta alle guerre nelle quali erano coinvolti gli elimi.
Se un visitatore attento guarda in alto la facciata di Palazzo Strozzi, nella parte verso Piazza Strozzi si accorge di un altra incompiutezza, dovuta a ragioni economiche questa volta, ma che però i successivi interventi hanno rispettato.

Il filo conduttore? anche dietro qualcosa di incompiuto c'è una storia e merita di essere raccontata.

domenica 2 agosto 2009

Le Parc de Caradeuc


Questo post è dedicato ad Enrico che, con la sua domanda mi ha dato l'occasione di ricordare e mettere insieme gli appunti di viaggio.....

Le château de Caradeuc si trova in Bretagna (Côtes d'Armor) . Il suo parco, situato all’estremità ovest della collina di Bécherel, è di 37 ettari e si estende in tre comuni e due dipartimenti.
Anne-Nicolas de Caradeuc (1667-1752) iniziò la costruzione del castello nell’anno 1722; dopo la sua morte, suo figlio Louis-René ne divenne proprietario e li si dedicò ad esperimenti di agronomia.
Durante la Rivoluzione un fabbricante di zoccoli acquistò la proprietà, che venne venduta come bene nazionale, e fece abbattere tutti i faggi per farne zoccoli.
Raoul, nipote di Louis Renè, ritronò dall’esilio, ed iniziò grandi lavori per restaurare la proprietà: sia a livello di architettura del castello, sia rinnovando il paesaggio del parco. Influenzato da quello che aveva visto in Inghilterra, nel 1847 affidò al paesaggista Lherault la creazione di un parco all’inglese.
Nel 1881 l’uomo politico Alfred de Falloux ereditò il castello e, dopo la morte di sua moglie Marie de Caradeuc e di sua figlia, donò il castello à Paul de Kernier. Il figlio di Paul, René de Kernier (1866-1945) rimaneggiò il castello ed adottò il giardino alla nuova architettura della costruzione. Affidò la ristrutturazione del parco all’architetto paesaggista Edouard Andrè, nel 1898 per realizzare un nuovo parco, un parco alla francese. Nel corso della sua vita René de Kernier acquistò incessantemente vari monumenti che aggiunse al parco.
Questo parco è ricco di citazioni, di rimandi storico-mitologici . All’ingresso si legge “Amici Pateant fores”, “agli amici le porte siano aperte”. Più avanti: “Si Argus adi” se sapete ammirare, entrate. Secondo la leggenda Argo, principe greco, aveva cento occhi: cinquanta restavano aperti durante il riposo degli altri cinquanta, per questo Argo è il simbolo della vigilanza.
E poi ancora la statua di Filemone. Nell’ottavo libro delle Metamorfosi, Ovidio narra la leggenda di Filemone e di Bauci che invitarono nella loro modesta dimora Giove e Mercurio, che avevano assunto sembianze umane. La calorosa ospitalità offerta dai due modesti sposi ai due viaggiatori anonimi fu ricompensata, gli dei esaudirono il loro desiderio di non essere separati dopo la morte e Filemone venne trasformato in quercia e Bauci in un tiglio, uniti per il tronco.
E poi la statua di Pan, la foto è nel precedente post. Oggi ho scoperto per caso che il terror panico nasce da una leggenda collegata a questa divinità: secondo Pausania sembra che i Galli saccheggiando la Grecia videro la statua del dio Pan e ne furono così spaventati da fuggire e non tornare mai più per paura di quel terribile mostro.Ho letto anche però che il terror panico potrebbe derivare dall’urlo terribile che Pan lanciava quando veniva disturbato mentre dormiva.

una foto che mi piace molto

una foto che mi piace molto
penso sia di erwitt