tag:blogger.com,1999:blog-67345385617769360652024-03-13T11:51:42.146-07:00ricette e pensieri sparsiqualche ricetta, qualche pensiero. Ogni tanto così per condividere momenti emozioni e impressionimargueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.comBlogger177125tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-41602238059403731792015-10-21T13:52:00.000-07:002015-10-21T13:52:26.624-07:00quanto tempoE' passato tanto tempo dall'ultima volta che sono stata qui.<br />
Ho sentito spesso la nostalgia di questa pagina virtuale dove ci sono così tante cose di me, non soltanto le ricette. E tanti amici che non ho dimenticato anche se non li conosco, però li ho sentiti molto vicini al mio modo di essere e di sentire.<br />
Rileggendo alcuni dei miei post ho ritrovato tanti aspetti di me che avevo dimenticato, è stato un pò come riaprire un diario.<br />
A veder bene il tempo trascorso forse non è molto, però alcuni eventi mi hanno travolta, piegata.Nulla di irrimediabile solo profonde ferite e delusioni dalla mia famiglia di origine, per la quale ho sacrificato me stessa, affrontato battaglie, ed alla quale ho dato tantissimo; non chiedevo riconoscenza (l'ho fatto e lo rifarei), quello che non mi aspettavo proprio era il tradimento. Ci credevo così tanto. Peccato! peccato peccato per il tempo che ho perso e che nessuno mi ridarà indietro. E' questo il rammarico più grande.<br />
E così, passata (?) o forse no la tempesta, questa sera ho ritrovato la gioia di accendere candele, di guardare la luna, di ascoltare la musica e di ritrovare queste pagine.<br />
di vagolare tra blog e blog, di leggere di ricette e cose amene. Bella sensazione.<br />
a presto<br />
Vi abbraccio tutti<br />
Marguerited<br />
<br />margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-51781882278498600642014-05-27T05:33:00.000-07:002014-05-27T05:33:44.437-07:00fagiolini verdi alla creme fraicheingredienti: fagiolini verdi, creme fraiche, yogurt, prezzemolo<br />
<br />
Per prima cosa pulire i fagiolini; nel fratempo far bollire l'acqua e salarla.<br />
Quando l'acqua bolle immergere i fagiolini, controllare la cottura e quando sono al dente scolarli e passarli sotto l'acqua fredda.<br />
Per la salsina di accompagnamento: tritare finemente il prezzemolo. Unire la creme fraiche allo yogurt bianco intero aggiungere il prezzemolo.<br />
Condire i fagiolini con la salsina.<br />
Per le dosi regolarsi a piaceremargueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-24125246816958220022014-04-09T13:32:00.000-07:002014-04-09T13:32:38.068-07:00cavolfiore al burro e capperiE' una ricetta semplice.<br />
Ho comperato un piccolo cavolfiore coltivato a km 0, e questo è un buon inizio.<br />
Lessato, come più vi piace, alcuni lo preferiscono al dente altri ben cotto. A mio avviso non ha importanza.<br />
Poi in una padella ho fatto sciogliere dolcemente del burro al quale ho unito dei capperi di Pantelleria sotto sale, che prima ho passato in un colino sotto acqua corrente, per dissalarli, ma non troppo.<br />
Nell'intingolo (ho aggiunto anche un goccio di acqua) ho unito il cavolfiore che avevo prima diviso in cimete.<br />
Qualche minuto di cottura per amalgamare i sapori. Ed è subito pronto. Molto buono.<br />
margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-46343845580707569662013-03-27T04:09:00.000-07:002013-03-27T04:09:44.042-07:00catalogna affumicataIngredienti: un cespo o più di catalogna, speck, olio; facoltativo aglio <br />
Pulite la catalogna: è abbastanza facile, si staccano le foglie e si mettono in una bacinella di acqua fredda.<br />
Quando la recuperate non scolatele buttandola nel colapasta perchè qualche residuo di terra potrebbe passare, invece se sollevate le foglie resterà nella bacinella.<br />
Buttale la catalogna in pentola con acqua bollente e salata (non troppo).<br />
Nel frattempo fate rosolare qualche fetta tagliuzzata di speck in una padella con un poco di olio e di aglio.<br />
Quando è cotta estraete la catalogna dalla pentola e, se la volete molto verde, tuffatela in bacinella con acqua e ghiaccio. Poi strizzatela molto bene, tagliatela o tritatela se preferite e passatela nella padella dove sta rosolando lo speck. Il tempo necessario perchè si riscaldi e si amalgami.<br />
I quantitativi sono a discrezione.<br />
margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-2704071178266502272013-03-07T09:09:00.001-08:002013-03-07T09:09:45.403-08:00Linguine al sugo crema di triglieRicetta molto semplice.<br />
Triglie freschissime, le facciamo pulire e sfilettare dal pescivendolo di fiducia.<br />
Si prepara il classico soffritto di aglio, prezzemolo, peperoncino (poco però perchè le triglie sono delicate) si butta qualche buon pomodorino spezzettato e, quando il pomodorino è disfatto, si aggiungono i filetti di triglia. Cuocere pochissimo.<br />
Il sughetto è già ottimo così per condire le linguine, volendo si possono aggiungere olive nere denociolate.<br />
Volendo ottenere il sugo crema, si passa tutto al frullatore; in tal caso le olive nere si aggiungono dopo.<br />
margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-66662581785762223782013-02-10T08:52:00.000-08:002013-02-10T08:52:17.073-08:00I fegatini di pollo in padellino o in crostinoI fegatini di pollo sono molto buoni, spesso capita di dimenticare quanto.<br />
Ecco due semplici ricette<br />
La prima consiste nel farli rosolare in un padellino con un poco di burro e salvia, sale e pepe e volendo si può rompere sopra un ovetto fresco, da cuocere insieme.<br />
Altra ricetta, tratta dal famoso talismano di Ada Boni, prevede di spalmarli sul crostino. Ecco come si fa: si devono tritare finemente a crudo i fegatini (è un pò splatter), e metterli in una piccola casseruola con un poco di burro e di prezzemolo tritato. Quando sono rosolati si aggiungono due acciughe, si mescola bene per disfare le acciughe e poi si cosparge il tutto con un mezzo cucchiaio di farina; si bagna con un poco di brodo (in mancanza ho usato del vin santo) e quando si asciuga con acqua calda.<br />
Quando si ottiene la consistenza voluta (cremosa) si spalmano su crostini di pane tostato. Il talisamano li vorrebbe fritti ma, a mio avviso, il risultato è un pò pesante.<br />
margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-7548037087371940542013-01-31T08:31:00.000-08:002013-01-31T08:31:32.028-08:00cipolla carota e sedano usate per il bollito si trasformano in salsettaMolto spesso capita di gettare la cipolla, il sedano e la carota utilizzate per insaporire il bollito. Questa volta ho pensato di usarle per una salsetta da accompagnare alla carne.<br />
Procedimento elementare: le ho frullate tutte insieme, poi le ho sistemate in un piccolo tegamino di ghisa, le ho insaporite con un pò di pasta di curry, a piacere. Quando la salsetta si è ritirata un pochino ho aggiunto una noce di burro.<br />
Molto buona e veloce.margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-9529143718577486262012-12-24T02:02:00.002-08:002012-12-24T02:02:46.624-08:00Vigilia di Natale
<br />
Alle dieci del mattino Ethel era seduta
in salotto, avvolta nella vestaglia di ciniglia color lavanda; beveva
zabaione aprendo l'ultimo mucchietto di biglietti di auguri,
borbottando a voce alta rivolta ai due gatti. Quando lesse il
messaggio inviatole da una delle due nipoti mugugnò : “maledizione,
non voglio che diano soldi in beneficenza a mio nome; io voglio un
regalo! Guarda qui: trentasette biglietti di auguri e non ce n'è uno
che dica Buon Natale! Tutte scemenze come Buone Feste o Serene
Festività, E' Natale perbacco! Bè, possiamo solo ringraziare la
stramaledetta Unione americana per i diritti civili”. Intanto
buttava i biglietti, uno dopo l'altro nel cestino accanto a lei, fino
a quando aprì quello inviatole da un amica del coro di campane a
mano, che finalmente le augurava “Buon Natale”. “Era ora”
disse, e si alzòper sistemarlo sulla mensola accanto al camino
insieme agli altri. Poco dopo piazzò davanti alla porta d'ingresso
il suo nuovo zerbino di benvenuto: CHI PORTA GRANDE GIOIA SI METTA
DIETRO A CHI PORTA REGALI.<br />
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Da “Miss Alabama e la casa dei sogni”
di Fannie Flag. Come regalo di Natale, se avete voglia di un
romanzetto delizioso, vi consiglio questo libro.</div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
Buon Natale,
</div>
margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-44419116821327363472012-04-18T09:12:00.001-07:002012-04-18T09:12:31.281-07:00Idee per un viaggio in Toscana - Pievi ed AbbazieE' particolarmente suggestivo visitare, nelle prime ore del mattino, la Pieve di Corsignano, che sorge isolata in un angolo di verde campagna . La presenza di un luogo di culto in questa posizione è attestata già nel 714, da alcuni documenti riguardo a una contesa tra i vescovi di Siena e Arezzo. In questa Pieve sono stati battezzati due Papi: Enea Silvio Piccolomini, il Futuro papa Pio II e poi suo nipote che divenne Pio III.<br />
Corsignano era l'antico nome di Pienza.<br />
Secondo la leggenda, l'Abbazia di Sant Antimo, che sorge isolata tra gli olivi, è stata fondata da Carlo Magno nel 781. In seguito, nel 1118, i monaci Benedettini costruirono la Chiesa attuale, di stile romantico con influenze francesi e lombarde. La Chiesa è costruita in travertino ed onice ed ha una particolare lucentezza ed eleganza.<br />
L'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore sorge invece su un altura, difesa su tre lati da i nvalicabili precipizi. Qui si raccolsero i primi monaci benedettini della Congragazione di Monte Oliveto. Giovanni Tolomei, dopo gli studi di giurisprudenza si unì ai Disciplinati di Santa Maria, sodalizio di laici dediti alla preghiera e alla carità.Nel 1313 decise di ritirarsi con tre amici in una sua proprietà nel Deserto di Accona per condurre una vita da eremita, vivendo in grotte naturali e costruendo una piccola chiesa. Giovanni decise di cambiare il suo nome in Bernardo, in onore del grande abate cistercense Bernardo di Chiaravalle.<br />Nel 1319 insieme ad altri seguaci, dette vita alla Congregazione Benedettina di Santa Maria di Monte Oliveto, indicando con la dedicazione alla Madonna la forte impronta mariana (ed è per questa ragione che vestono con sai bianchi) e con la specificazione "di Monte Oliveto" il richiamo al Monte degli Ulivi di Gerusalemme. <br />
In questa Abbazia si possono acquistare preparati erboristici.<br />
<br />margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-18773118624381143992012-03-29T04:49:00.000-07:002012-03-29T04:49:18.523-07:00Idee da un viaggio in Toscana: cardi (o gobbi) cotti tre volteE' un piatto tipico invernale.<br />
Prima cottura: Dopo aver ben pulito i cardi (o gobbi che dir si vogliano), vanno lessati in acqua leggermente salata e acidulata con succo di limone, altrimenti scuriscono. Dopo questa prima cottura si lasciano raffreddare nella loro acqua e poi si scolano e si asciugano.<br />
Seconda cottura: una volta ben asciugati si infarinano e si friggono in olio.<br />
Terza cottura: A parte si prepara un sugo di pomodoro profumato con abbondante basilico ed aglio tritato con poca cipolla. Si mettono poi i cardi fritti in questo sugo e si procede alla terza cottura. Quando il sugo avrà totalmente impregnato le verdure i cardi sono pronti.<br />
<br />
<br />margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-58214635051338239622012-03-28T09:22:00.000-07:002012-03-29T04:50:36.259-07:00Idee per un viaggio in Toscana - S. Quirico in Val d'Orcia, già S. Quirico in OsennaLa Via Francigena è stata la più battuta delle "Romee" strade medioevali di pellegrinaggio che conducevano a Roma. Fin dal VIII secolo è stata il collegamento tra l'Abbazia di Canterbury e Roma, attraverso la Francia (da cui prende il nome). Oltre che dai pellegrini, era percorsa da soldati, mercanti, viaggiatori.<br />
Per ricostruire il tracciato italiano della via Francigena il riferimento è costituito dal diario tenuto da Sigerico, arcivescovo di Canterbury, in occasione del suo viaggio a Roma avvenuto nell'anno 990. Un diario minuzioso che abbonda in descrizioni, dal quale però ci separano secoli e le trasformazioni avvenute nel corso del tempo.I resoconti dei viaggi successivi, le tracce ed i segni sopravvissuti al cambiamento consentono, tuttavia, di ripercorrere questo storico itinerario.<br />
Anche il territorio della Val d'Orcia è attraversato dalla Via Francigena, il percorso è ben segnalato da cartelli indicatori.<br />
Questa strada determinò il destino, la fama e la prosperità dei centri, maggiori o minori, che attraversava.<br />
San Quirico d'Orcia è uno di questi .
E' un antico borgo fortificato, con mure quattrocentesche ( 1472).
<br />
Sorge su una collina tufacea a 750 braccia sopra il livello del mare.<br />
Nel sec. VIII era una delle pievi situate dentro i confini del contado senese, ma dipendeva, per l'ecclesiastico, dalla diocesi di Arezzo. Molte contese e fatti di sangue generò tra queste due città.<br />
La più antica pieve è quella dei Santissimi Quirico e Giuditta; dopo di questa, in ordine di antichità, vi è la chiesa di S. Maria, presso la quale venne edificato nel XI secolo un ospizio di eremiti camaldolesi, da qui deriva il nome della vicina porta (Camaldoli).<br />
Notevole è la Collegiata gotica-italiana con sculture raffiguranti leoni che sorreggono lunghe colonnine intorno alle quali figura attorcigliato un serpentone.<br />
Accanto alla porta Nuova ci sono gli Horti Leonini, un giardino all'italiana progettato da Diomede Leoni nella prima metà del XVI secolo.<br />
E' suggestivo percorrere, a piedi, le sue strade, passare in mezzo a queste testimonianze. La sera, fuori stagione, il borgo è quasi deserto, si sentono solo i rintocchi delle campane.<br />
Un camino acceso, un atmosfera variegata, un servizio piacevole ed un ottima cucina (provare ossobuco alla senese) si possono trovare alla Trattoria al Vecchio Forno.<br />
<br />
<br />margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-58650023404117414922012-03-22T10:30:00.001-07:002012-03-29T04:51:18.690-07:00Idee per un viaggio in Toscana - Val d'Orcia Bagno VignoniBagni di Vignone o Bagno a Vignone in Val d'Orcia.<br />
Le acque termali abbondantissime e cristalline gorgogliando emergono in mezzo alla piazza del villaggio di cui occupa il maggior posto la gran vasca, circondata da tre lati da abitazioni mentre, sul quarto lato è stata innalzata una cappella.<br />
La cappella è dedicata a S. Caterina da Siena, che frequentò questi luoghi. Pare che di Monna Lapa, madre di Caterina, volesse distrarre la figlia dalle sue ambizioni di santità con le acque calde e sensuali del vulcano. Ma, invece di godere di tale piacere Caterina sfruttò le acque bollenti come strumento di penitenza.<br />
In una solitaria notte di Marzo limpida, fredda con il cielo pieno di stelle è suggestivo restare ai bordi di questa grande vasca dalla quale si innalzano vapori. <br />
C'è un atmosfera particolare; non stupisce che
Andreij Tarkovskij<br />
abbia girato qui le scene più suggestive del film Nostàlghia.<br />
I bagni di Vignone non erano ignoti ai romani; nel portico della cappella c'è un antico marmo che contiene un iscrizione votiva alle ninfe.
<br />
Scriveva il Repetti, nel 1833: le acque termali di Vignone hanno una grande reputazione sostenuta da molti secoli di esperienza per la cura delle malattie di indebolimento di membra, di dolori artritici, reumatismi, mali cutanei etc<br />
Fra i personaggi più famosi che frequentarono questa località merita di essere ricordato Lorenzo de Medici.<br />
<br />margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-87029518835127536672012-03-06T08:21:00.001-08:002012-03-29T04:51:56.353-07:00spezzatino di manzo veloce e con pochi ingredientiQuella sera ero tornata a casa tardi, dopo una giornata trascorsa in udienza penale.Mentre aspettavo che il mio processo venisse chiamato, ascoltavo le altre storie: vicende rivissute, rivisitate in modo molto personale dai protagonisti, ma con un unico intento: tutti cercano di uscirne puri o come vittime che sono state costrette a reagire ad un sopruso. E' il solito copione. <br />
Al di la del banale, è interessante osservare i protagonisti (gli imputati), i testimoni. La semplicità di chi racconta il vero, la posa nei racconti ricostruiti, l'espressione dei mentitori professionisti, le frasi fuori luogo, gli atteggiamenti irrispettosi, la personalità di chi racconta. E soprattutto ricostruire le storie fra le righe. Non sto parlando di grandi processi, ma di quelli che si celebrano tutti i giorni nei Tribunali e che hanno per protagonisti le persone comuni ed i reati più comuni: lesioni, stalking, truffe, rapine e quant'altro.<br />
Venendo allo spezzatino (acquistato rigorosamente dal macellaio e non al super), la ricetta è molto semplice: elemento principale è la pentola a pressione (cocotte minute per i francesi), dove ho fatto rosolare delle cipolle in olio d'oliva insieme ad una foglia di alloro. Rosolate le cipolle ho aggiunto lo spezzatino di manzo, ogni pezzetto ben infarinato. Rosolato anche lo spezzatino ho sfumato con un bicchiere di vino rosso. Quando il vino è stato assorbito ho aggiunto un bicchiere abbondante di acqua calda nel quale ho sciolto del concentrato di pomodoro. A quel punto ho chiuso il coperchio e ho fatto cuocere per 15/20 minuti dopo il fischio, a fuoco moderato.<br />
Se avanza il giorno dopo si può tritare lo spezzatino, allungare un poco il sugo e condirvi della pasta. E' molto buonomargueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-13180501857408549822012-03-03T10:14:00.000-08:002012-03-03T10:14:10.106-08:00quando il radicchio vi guarda triste dal frigoCi sono persone che riescono ad organizzare tutto così bene: lavoro,spesa,cucina e quando arrivano a casa basta un attimo e oplà........solo il tempo di apparecchiare e mettersi a tavola.<br />
Non appartengo a questa categoria, sono disorganizzata, presa da altri impegni, da altri pensieri mi dimentico, e così arrivano le due, una fame lupesca e avrei voglia di andare a fare la spesa, ma, naturalmente, trovo tutto chiuso. Però sono previdente e ricerco nei bellissimi blog che seguo delle ricette semplici da fare anche con quel poco che trovo in frigorifero.<br />
Vedendo il cespo di radicchio solitario e triste mi sono ricordata di questa ricetta per la pasta che richiede pochissimi ingredienti che di solito si trovano in dispensa . Ho preso uno spicchio d'aglio e l'ho fatto rosolare in un pò d'olio evo, poi ho aggiunto delle acciughe sott'olio (la quantità dipende dai gusti) ed il radicchio tagliato sottilissimo. Ho unito delle scorzette di arancia (ne avevo una selvatica extrabio), anche queste tagliate molto sottili, ho sfumato con un pò di whisky. Il gusto delle acciughe mi sembrava un pò forte e così ho aggiunto anche un pò di burro, qualche fiocco. Con questo sugo, dopo aver tolto l'aglio, ho condito delle linguine. Buono e veloce, molto apprezzato.<br />
<br />margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-86181374515966487572012-02-24T11:07:00.000-08:002012-02-24T11:07:15.573-08:00a proposito del cavolfiore<div style="text-align: justify;">
Il cavolfiore ha un bel nome ma non profuma. Ci sono diversi trucchi per evitare il cattivo odore che rilascia quando viene lessato, per esempio: aggiungere all'acqua una foglia di alloro, oppure un pezzetto di pane, o del limone. </div>
<div style="text-align: justify;">
Tempo fa ho imparato, da una signora polacca, un sistema di cottura che lo rende delicato : si tratta di cuocerlo immerso in acqua e latte al 50% ciascuno.</div>
<div style="text-align: justify;">
In questi giorni l'ho cucinato in modo da renderlo un pò esotico. </div>
<div style="text-align: justify;">
La ricetta è semplicissima, non è mia l'ho copiata da qualche parte ma non mi ricordo dove, per cui chiedo scusa all'autore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si lessa il cavolfiore, più o meno al dente, poi si prende una padella con un filo d'olio e aglio. Rosolato l'aglio si aggiunge il cavolfiore, nel frattempo si sciolgono due cucchiaini di curry (mi raccomando compratelo in drogheria non ha nulla a che vedere con quello del supermercato!), in un bicchiere di acqua tiepida. Aggiungere il curry sciolto al cavolfiore ed unire anche un vasetto di yogurt naturale, in mancanza ho usato un caprino fresco, mescolare e cuocere per qualche minuto. E' ottimo</div>margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-51932189466203513032012-02-18T08:56:00.002-08:002012-02-18T08:56:27.349-08:00Maccheroni alla Noddo d'AndreaCopio questa ricetta da un libro interessante intitolato Desinari e Cene dai tempi remoti alla cucina toscana del XV secolo, scritto da M. Luisa Incontri Lotteringhi della Stufa.<br />
<br />
...... e venendo maccheroni boglientissimi Noddo comincia a raguzzare e caccia giù.... <br />
Franco Sacchetti Nov CXXIV<br />
Potrebbe essere un idea per quanti amano proporre menù evocativi e scritti a mano.Inoltre è abbastanza semplice da realizzare.<br />
Tritare 150 gr di magro di vitella con 60 gr di pancetta di maiale, mezza cipolla, un mazzetto di prezzemolo e sedano. Mettere questo battuto sul fuoco in una casseruola con una cucchiaiata di olio, condire con sale e pepe e aggiungere due o tre foglie di salvia. Quando il battuto si sarà asciugato bagnare con vino bianco e dopo che questo si sarà evaporato portare a cottura aggiungendo, di tanto in tanto, qualche cucchiaiata di buon brodo.<br />
Lessare i maccheroni, condirli con il sugo e con abbondante cacio grattugiato. <br />
Naturalmente portarli in tavola boglientissimi!margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-70485081563630983242012-02-11T08:00:00.000-08:002012-02-11T08:06:05.280-08:00Piccolo viaggio in Francia - tornando a casaQuesto viaggio è stato breve: cinque giorni in tutto!<br />
Si rientra attraversando il Massif de l'Esterel, scorci e vista incantevoli.<br />
Breve sosta a Cannes; sotto gli alberi di square Lord Brougham, davanti a le Vieux Port, pensionati e personaggi di ogni tipo giocano pigramente a petanque. Arrivano con le due bocce tenute insieme da una funicella alle cui estremità sono fissate delle calamite ; le calamite servono anche per recuperare le bocce durante il gioco.<br />
Passeggiata nel vecchio quartiere collinare della città: il Suquet. Girellando scopro alcuni ristoranti dall'aria interessante che espongono il simbolo che attesta che sono stati selezionati e approvati da:<br />
http://www.le-bouche-a-oreille.com/<br />
Alle 17 degustazione di frutti di mare, accompagnati da bottiglia di Muscadet, da Astoux & Brun, rue Felix Faure, è uno spettacolo vedere l'apertura delle ostriche nella cucina che da sulla strada a fianco. Però la qualità dei frutti di mare mi delude .<br />
Sosta a Biot (8800 abitanti), scoperto grazie alla guida Lonely Planet. Questo un paesino un tempo era famoso per la produzione di vasellame, in particolare realizzavano delle grandi giare in terracotta per conservarvi olio e vino; mi ricordo che mia nonna ne aveva una, enorme proprio come quelle che vedo qui esposte.<br />
A Biot è ancora viva una fiorente produzione artigianale ed artistica nel settore del vetro, è bello visitare i suoi coloratissimi ateliers.<br />
La sua storia è stata tormentata: i primi abitanti erano celti-liguri, poi ha subito, per cinque secoli, la dominazione romana. Nel medioevo fu sede di una Commenda di Templari. Nel 1387 il paese venne distrutto dalla guerra e la sua popolazione fu decimata dalla peste. Venne ricostruito nel 1470 da un gruppo di famiglie liguri provenienti da Oneglia.<br />
La place des Arcades è una pregevole testimonianza del passato di Biot come sede della Commenda dei Templari, prima e dei cavalieri di Malta poi. In questa piazza si trova l'albergo Restaurant des Arcades: è un edificio che risale al secolo XIII con camini monumentali e mobili d'epoca; nel XX secolo è stato il punto di ritrovo di molti artisti le cui opere ornano ancora le sue pareti nella sala da pranzo, nelle gallerie, nei corridoi e nelle camere : Mimi e Didier Brothier, Cesar, Novaro, Vasarely, Leger.<br />
Per arrivare alle camere dei piani superiori ci si inerpica per scale anguste, ma sono deliziose ed hanno una vista incantevole. La cucina utilizza prodotti freschissimi (li ho visti arrivare, in particolare mi ricordo dei fiori di zucca magnifici) è regionale e favolosa. <br />
<br />margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-51304704774952276172012-02-07T06:48:00.000-08:002012-02-07T06:48:13.273-08:00Piccolo viaggio in Francia 5 Route des CretesLa tempesta di ieri sera ha pulito il cielo; adesso è abbagliante in questa mattina di Settembre.<br />
La prima tappa è Bormes les Mimosas: un piccolo villaggio medioevale oggi famoso per le sue esposizoni di mimose in inverno e bouganvilee in estate. Infatti ci sono fiori dappertutto; e poi gallerie di artisti e, in rue Carnot, negozi turistici che vendono prodotti provenzali un pò stereotipati. Compero delle saponette alla lavanda, più tardi mi accorgo che hanno un profumo artificiale, talmente intenso che in macchina dopo poco non si respira.<br />
Le strade sono tortuose e ripide: una si chiama Rompi Cuou .<br />
Si prosegue in macchina lungo la Route des Cretes, attraverso la macchia mediterranea, il panorama è spettacolare!<br />
Si arriva a Collobrieres (1.600 abitanti), costruita nel verdegiante massicio des Maures, e considerata la sua capitale.Le prime tracce di vita in questo villaggio risalgono all'epoca pre-romanica.
A Collobrieres si ha l'impressione di essere tornati indietro nel tempo, negli anni 50: il tempo scorre lento, gli abitanti del luogo sono seduti nei caffè e chiaccherano, fumano o giocano a carte; turisti pochi. E' un delizioso ed autentico villaggio provenzale . Gli edifici sono un pò in rovina ma affascinanti. <br />
E' circondata da 900 ettari di castagneto e produce 200 tonellate di castagne all'anno; tutto ruota intorno alla castagna e alla sua elaborazione più squisita: i marrons glaces. Buonissimi, la glassa di zucchero non è predominante sul meraviglioso sapore dei marroni.Un indirizzo da non perdere è http://www.confiserieazureenne.com/fr/index.asp<br />
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<br /> <br /><br /> <br />margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-39199677841531582692012-02-03T08:30:00.000-08:002012-02-07T06:50:15.252-08:00Piccolo viaggio in Francia 4 Saint TropezE' molto piacevole, in estate, raggiungere Saint Tropez via mare. La strada per arrivare, invece, è piena di turisti e si formano code interminabili.<br />
Via mare si parte dal piccolo porto di Sainte Maxime, con i battelli verdi, e si arriva in 20 minuti circa. S'imbarca un anziana e chicchissima signora, ha gli occhi verdi e ridenti da gatta e una borsa meravigliosa. Poco dopo arriva suo figlio e cerca di convincerla a salire sulla sua imbarcazione. Lei rifiuta con garbo ed ironia perchè, a quanto pare, lui è un pò spericolato sul mare. Durante la navigazione si affiancano con la loro barca e partono saluti gioiosi.<br />
Il nome desueto di Saint Tropez è Saint Torpè: Torpete era un ufficiale romano che si convertì al cristianesimo. Per questo Nerone ordinò di farlo decapitare. Ma non solo, infatti dispose che il suo corpo dovesse essere abbandonato alla deriva in compagnia di un cane e di un gallo in modo tale che ne divorassero i resti. <br />
Il corpo approdò, invee, intatto presso Saint Tropez. Gli abitanti di questo piccolo villaggio fecero del martire decapitato il loro santo patrono. Dany Lartigue ha raccontato questa leggenda in una bella stampa dai caldi colori.<br />
Arrivando è impossibile non restare stupefatti dalla profusione di yachts: hanno le dimensioni di navi e nomi strabilianti: "disco volante", "idol", "ghepard lion". Quest'ultimo è tutto una gheparderia anche i tender sono maculati. Il più bello di tutti è tutto nero con una linea filante e molto sobria. Si distingue.<br />
E poi ancora Le Vieux Port, con le sue stradine e la statua del Bailli de Suffren, costruita con il metallo di un cannone ottocentesco.<br />
Partendo dalla Ponche si sviluppa il fantastico sentier du littoral; ne ho percorso solo un piccolo tratto: quello che curva attorno al Port des Pecheurs e costeggia il Cimitiere Marin per arrivare alla Plage des Graniers. Dove mi sono fermata. E' un sentiero molto piacevole da percorrere e, se non fosse stato per il caldo, sarei arrivata volentieri più avanti. Ma la Plage des Graniers èdavvero molto bella: l'acqua è meravigliosamente pulita e fresca.<br />
Le tentazioni per gli acquisti sono davvero tante e spaziano da oggetti veramente kitsch e costosissimi, a capi di una raffinatezza divina, come per esempio: meravigliosi cappelli fatti su misura, camice dal taglio stupendo, accostamenti di colori incredibili, magliette dalle tinte tenui
scivolate
su leggins bianchi.<br />
Una scoperta piacevole è stata Le sporting, una brasserie, sul lato in ombra della Place des Lices, frequentatissima anche da gente del posto. Mangiato benissimo .<br />
Nelle calde luci del tramonto, sul porto, un aperitivo sulla terrazza del caffè Senequier, aperto nel 1887 e dove Sartre scrisse alcuni capitoli di un suo libro Les Chemins de la Libertè . E' pieno di tavolini rossi e rosse sedie da registr, dove si accalca una folla estiva e armoniosa. Immediatamente davanti : lo spettacolo degli yachts e della loro incredibile fauna che si prepara per le feste della serata, quando ad un tratto....... arriva un personaggio vestito da flic e comincia a fermare quelli che passano: in auto, a piedi, in bicicletta non importa, li ferma come fosse un flic e contesta le infrazioni più improbabili. E' difficile da descrivere, ma è fantastico: un comico di strada bravissimo, brillante, pieno di savoir fair: ha improvvisato uno spettacolo con nulla, forse sarà la magia del luogo e della sera.<br />
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<br />margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-19102810413613470742012-02-02T07:24:00.000-08:002012-02-07T06:49:27.743-08:00Piccolo viaggio in Francia 3 - Plan de la TourCome ho già scritto, l'arrivo a Plan de la Tour, è stato determinato dal caso: una prenotazione all'ultimo momento.<br />
E' un piccolo paese delizioso, situata nella regione Provenza Alpi Costa Azzurra. Quando si arriva la sera si viene accolti dalla luce variopinta di tante lampadine multicolori che illuminano, all'ingresso del paese, la piazza dove si radunano accaniti giocatori di pétanque. E' una versione provenzale delle bocce, inventata da Jules Le Noir, un campione locale di bocce di La Ciotat, che a causa dell'artrite non riusciva più a prendere la rincorsa prevista in questo gioco prima del lancio. Inventò così questa variante nella quale si lancia la boccia da fermi "pieds tanques" che in lingua provenzale significa piedi legati.<br />
Come sono armoniose ed arcaiche le parole provenzali! In questa zona è una lingua ancora parlata ed usata.<br />
Un altro aspetto positivo di Plan de la Tour è la sua posizione tranquillla, la sua vicinanza al Massif des Maures. Anche questo nome deriva dal provenzale "maouro" che significa bosco scuro. E' percorso da strade incantevoli che attraversano un paesaggio splendido, la folla di turisti che imperversa sulla costa sembra lontana anni luce.<br />
Un aspetto che invece non ho apprezzato di Plan de la Tour sono stati i suoi ristoranti, anche se quasi tutti hanno un aspetto molto pittoresco. Forse non ho avuto fortuna ma la qualità del cibo lasciava un pò a desiderare e ho trovato proposte più interessanti ed anche più economiche a Saint-Tropez. <br />
Sembra incredibile, vero?margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-34381885820029813422012-02-01T06:11:00.000-08:002012-02-01T06:16:58.704-08:00Piccolo viaggio in Francia 2 - Gites de FranceLa sistemazione prenotata il giorno stesso della partenza, l'ho trovata scorrendo gli indirizzi del sito gites de France. Sono tante le soluzioni offerte da questo sito e molto affascinanti, al di fuori dei soliti hotel.<br />
Nel nostro caso: piccole casette immerse in tanto tantissimo verde, un bel prato a poggi, lavanda, palme, olivi,cipressi, oleandri e fichi, tamerici, limoni. Sdraie a profusione, piscina, jacuzzi all'aperto. La mattina viene servito un petit dejeuner sotto un pergolato. l'ambiente è cosmopolita ed informale, le marmellate sono fatte in casa e sono buonissime. Ottimo anche il latte intero alla vaniglia.<br />
Andiamo alla Plage de Gigarò: acqua cristallina e limpida. C'è un bel servizio navetta che dalla spiaggia porta a La Croix Valmer: una cittadina moderna, a mio avviso, priva di fascino. L'unica cosa che ho apprezzato tantissimo è la Brasserie Cafè Valmer specialiste du Coquillage, dove si possono degustare dei frutti di mare meravigliosamente freschi e ben serviti. All'interno l'ambiente è very cool! Ma soprattutto che delizia le ostriche.margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-37857015057101699832011-10-28T04:33:00.000-07:002011-10-28T04:53:43.426-07:00piccolo viaggio in Francia 1il giorno della partenza non mi sembra vero..... finalmente torno in Francia, anche se per pochi giorni. E' un viaggio che ho programmato nel corso di un estate frenetica: quando potevo rilassarmi un pò leggevo la guida Lonely planet sulla Provenza. L'ho trovata utile come sempre, però parecchio dispersiva rispetto alle altre.<br />Prima tappa del viaggio è Menton per i suoi giardini, abbiamo visitato le JARDIN BOTANIQUE DU VAL RAHMEH, non è tenuto molto bene ma ha degli scorci e una vista incantevole. Ci sono piante pregiate e rare, sono rimasta molto colpita da una pianta di limone che si chiama citrus la main de Buddha: sembra davvero una piccola mano!<br />La nostra meta era Saint Tropez, ma volevamo visitare e conoscere anche il suo entroterra, così abbiamo trovato una splendida sistemazione a Plan de la Tour, in uno dei tanti ed accoglienti Gite de France.<br />La sera del nostro arrivo il paese è in festa: luci colorate appese con armonia dappertutto e poi musica, fiori, tavole apparecchiate, balli e danze. Tra tutti mi ha colpito un ballerino: è vestito con maglia a grandi righe bianche e blu, pantaloni al ginocchio blu, calzettini a vista e scarpe da tennis. Ma com'è elegante e come è bravo a ballare una strana danza con anche dei saltelli finali: starei delle ore a guardarlo!!!!!<br />Sembra la scena di un film: altre coppie ballano tra le luci colorate, un dembulatore aspetta,abbandonato sotto un ombrellone giallo antico con delle nappe.<br />E' tutto perfetto non mancano neppure le stelle cadenti.margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-74148132134794261012011-10-19T06:44:00.000-07:002011-10-19T06:48:19.720-07:00la gioia, la gioia.......Qualche anno fà (si fa per dire, in verità dovrei scrivere qualche decennio, ma è così deprimente) , quando ero una ragazzina, imperversava questo slogan (termine arcaico) delle femministe (altro termine preistorico): LA GIOIA LA GIOIA LA GIOIA LA SI INVENTA, DONNE SI NASCE STREGHE SI DIVENTA. <br />Non so perchè ma è sempre rimasto nella mia mente. Delle due frasi però la più bella è la prima, anche se della seconda ho trovato, nel corso della vita, svariate conferme.margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-86066810542625313242011-01-18T07:51:00.000-08:002011-01-18T07:55:10.514-08:00ricordando Luigi TencoMentre comincia un nuovo carrozzone di Sanremo, preannunciato da spot cretini,<br />questa mattina su rai tre che ogni tanto seguo (la storia siamo noi),<br />hanno rievocato la tragica vicenda di questo meraviglioso cantante<br />che ai suoi tempi non poteva essere compreso.<br />Sembrano trascorsi dei secoli,<br />come sono cambiate le idee, il modo di considerare la realtà, l'amore, la vita, i sentimenti.<br />Struggenti queste parole che Fabrizio de Andrè gli dedicò............<br />"Signori benpensanti <br />spero non vi dispiaccia <br />se in cielo, in mezzo ai Santi <br />Dio, fra le sue braccia <br />soffocherà il singhiozzo <br />di quelle labbra smorte <br />che all'odio e all'ignoranza <br />preferirono la morte."margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-6734538561776936065.post-54088417539095385952010-12-17T11:49:00.000-08:002010-12-17T11:50:15.721-08:00pot-au feu par F. Delahaye 1882Sta nevicando, il cielo è livido ma l'atmosfera è quella tipica del Natale che si avvicina.<br />L'inverno ha il suo fascino.<br />Apro il libricino della mia bisnonna “La cuisine des petits menages” par F. Delahaye , Paris Librarie Hachette 1882. <br />La ricetta del pot-au feu mi sembra quella più indicata per questa sera di gelo.<br />“Ayez une marmite de la contenence de cinq litres, deux livres de boeuf, deux moyennes carottes, un navet, trois poireaux. Mettez l'eau et le boeuf dans la marmite, salez, mettez en ebullition; enlevez l'ecume a cinq au six reprises, mettez de temps en temps quelques cuillerees d'eau froide; enfin, lorseque le bouillon est clair, ajoutez les carottes et navets epluchès et fendus ed deux, puis le poireaux coupes en deux et lies, et donnez quattre a cinq heures de cuisson.<br />Nota: les vinandes maigres, telles que gite a noix, tranche, font le meilleur bouillon; les viandes telles que culotte, bavette d'aloyau, poitrine, sont meilleures a manger, mais font le bouillon moins nutritif a quantites egales. Je proscris absolument les viandes rassises.<br />Observations: On peut accompagner le bouilli des sauces piquante, tomate; des garnitures de choux, de choucrute, de croquettes de pommes de terre, de duchesses etc.”margueritedhttp://www.blogger.com/profile/09492798076362006787noreply@blogger.com13