e' iniziata con il sole, splendido dopo tanta pioggia. E una strana calma.
Poi gli eventi della mattina, gli appuntamenti, le corse, il telefono che mi fa compagnia nel senso che delle volte non rispondo e lo lascio suonare. Pianifico, gli impresvisti cerco di risolverli.
Vorrei avere una calma olimpica,chissà poi perchè si dice così, forse perchè dall'Olimpo gli dei vedevano tutto questo nostro immane indaffaramento, vano, e lo consideravano con distacco e compassione.
E' intensa la mia giornata, la vivo in parte con un collega che ammiro profondamente e da cui molto ho imparato. E' stato un privilegio avere avuto questa occasione di collaborare e conoscerlo come persona. Non spreca le parole.
Poi quando il lavoro finisce questa serata con i vecchi compagni di scuola, alcuni non li vedevo da vent'anni. Quaalcuno ha portato delle foto, un pò scolorite: come eravamo.......... in quarta ginnasio ragazzini, bambini quasi. Che tenerezza!!!!!! Mi rivedo con una vecchia camicetta che riconosco subito, la mia espressione, non ricordavo quella serata, quell'occasione.
E' possibile commuoversi così tanto, avere questa nostalgia. No, non nel senso di voler tornare indietro, ma una sorta di struggimento verso questo nostro essere così spensierato felice, quasi ingenui,anzi sicuramente si.
Specialmente per alcuni sapendo poi cosa il destino gli ha riservato e vederli così. Al momento ho riso, ma neanche tanto poi ho cercato di non guardarle. Come gli struzzi.
mercoledì 3 dicembre 2008
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7 commenti:
Facebook ha colpito ancora??
Anch'io l'altra sera ho provato uno struggimento come il tuo incontrando i miei vecchi amici dell'estate, alcuni non li vedevo da 20 anni.
E' stato molto emozionante e divertente.
Ci rivedremo martedì...
ciao, marg. Succede anche a me, ogni tanto, di guardare delle vecchie foto, specialmente quelle poche che fissano il periodo dell'adolescenza, e di provare,immancabilmente, una grande tenerezza per me stessa.
un abbraccio
eu
ciao, marg. Succede anche a me, ogni tanto, di guardare delle vecchie foto, specialmente quelle poche che fissano il periodo dell'adolescenza, e di provare,immancabilmente, una grande tenerezza per la mia ingenuità di quei tempi.
un abbraccio
eu
Sai, quell'ingenuità non la rimpiango. Perché forse è durata troppo.
Mi sto rendendo conto che solo da poco mi sono caduti dagli occhi gli schermi del fidarsi, anzi, dell'affidarsi.
Ed è vero che è meglio tardi che mai, ma sarebbe stato meglio prima che tardi.
Ti leggo sempre con piacere.
Un abbraccio
ciao Lydia
no non è stato facebook, tra l'altro non ho ancora capito come funziona.
Un gruppo di noi è sempre rimasto in contatto, c'era e c'è un grande affiatamento, anche se passano anni senza che ci si riveda.
Altri li abbiamo ritrovati (alcuni, una minoranza, all'idea hanno fatto strane facce e non sono venuti, meglio così). in tutto eravamo oltre venti, ed è stato molto bello. Ritrovare questa sintonia, con persone che potrebbero essere quasi degli estranei perchè dopo la vita ti porta lontano verso altri precorsi. Ed invece pur con i nostri capelli insomma non più degli stessi colori, abbiamo trovato questa armonia, che non era forzata, ecco direi e sono certa che anche per voi è stato così, visto come lo descrivi, il bello di tutto è stata la spontaneità, la gioia vera di ritrovarsi.
buona giornata
Marg
Sai Eugenia
anch'io mi sono guardata con tenerezza nel ritrovare quell'espressione un pò buffa di stupore, che nonostante gli anni mi porto ancora.
Però la tenerezza e lo struggimento li ho provati per quei due amici cari che adesso non ci sono più e se ne sono andati così presto. Avrei voluto proporre un piccolo saluto, ma avevo francamente paura di rovinare l'allegria del momento.
Dentro di me li ho pensati intensamente con uno struggente rimpianto.
Ciao
Marg
Giovanna io l'ingenuità, (nonostante questo caspita di lavoro che dovrebbe avermi aperto gli occhi sul mondo e sul non fidarsi)me la porto dietro ancora. Ho provato e provo l'amarezza del disincanto. Quando il velo delle illusioni si strappa.
Conosco bene.
e ti capisco.
Un abbraccio
Marg
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