mercoledì 1 luglio 2009

un viaggio

sono partita e sono partita da sola, per tutta una serie di circostanze.
Dopo venti anni un viaggio da sola; all'inizio panico, poi ho capito che ne avevo bisogno, no non del panico, ma di distaccarmi, di andare via, di non essere più asseragliata da quest'ansia che mi spinge a lavorare con orari impossibili.
Che mi esaspera e mi rende insopportabile e mi fa sentire insopportabili anche quelli che mi sono cari. E che mi mancano già, prima ancora di partire.
Poi finalmente essere altrove, osservare guardare fuori e non più solo ed esclusivamente dentro una stanza, vita vissuta indirettamente tramite fascicoli, carte, documenti.
Curiosità e finalmente il distacco, le cose scivolano via, restano indietro, come il paesaggio di questo treno. Guardo i colori del sari della donna seduta qualche fila più avanti, le montagne con la neve, e poi la piatta pianura con il grano maturo.
Arrivo alla gare de Lyon intorno a mezzanotte, non so da che parte uscire e naturalmente mi trovo su una strada semideserta alla ricerca di un taxi.Mi porto dietro una valigia che pesa un quintale.
Finalmente un taxi e quando uscendo da una strada vedo la tour Eiffel, non mi sembra vero, non mi sembra possibile.Che sensazione di irrealtà e che meraviglia di luci nella notte!

10 commenti:

Lydia ha detto...

Sai che non ho mai fatto un viaggio vero e proprio da sola?
Mi è capitato di trovarmi da sola per un giorno una volta proprio a Parigi ed una volta a Valencia.
In entrambi i casi ricordo una bella sensazione, di libertà, per una volta potevo decidere di fare proprio tutto quello che avevo voglia di fare, non avevo che l'imbarazzo della scelta.
Prima o poi dovrò farlo anch'io un viaggetto tutto da sola.
Un abbraccio

marguerited ha detto...

Non è male sai,
è meraviglioso condividere
però anche avere la libertà di scegliere
orari, visite, itinerari, pause, silenzi,
non è male.
Un abbraccio
Marg

Lefrancbuveur ha detto...

però mi devi raccontare meglio se i locali segnalati da me ti sono piaciuti :))

papavero di campo ha detto...

marguerite buona vacanza parigina, che sia per te appagante, misurarsi con se stessi rinvigorisce e lo pratichiamo poco o niente,
se dovessi trovarti in place de Vosges, che adoro, dai un saluto dintorno da parte mia,
stai bene!

marguerited ha detto...

Ciao Enrico,
la guida di Cavoletto e i tuoi consigli li avevo sempre con me, però i miei spostamenti erano molto improvvisati al momento, pensa che una volta non ho voluto prendere il metrò e ho usato il bus, ma sono finita in periferia. Non è stato male comunque.
Tutto questo per dirti che alla fine non sono andata nei locali segnalati, ma in quelli che trovavo al momento, delle volte affamatissima e con qualche difficoltà soprattutto la domenica.
comunque adesso mi oriento un po meglio e quindi li terrò preziosi per la prossima volta.
buona giornata
marg

marguerited ha detto...

Ciao papavero,
sono già tornata e devo dir e che è stato appagante questo misurarsi, ma anche il gran senso di libertà di poter decidere cosa fare, dove andare, quando andare, flaner, fantastico
buona giornata cara
Marg

Lefrancbuveur ha detto...

alle volte è bello anche così e allora sarai tu a consigliarmi qualche locale che hai sperimentato :)

Giovanna ha detto...

Ciao, Marguerite. Viaggiare da soli ha il suo fascino, se il momento è quello giusto. Mi è venuta voglia di partire, proprio adesso...
Baci
Giovanna

Lefrancbuveur ha detto...

ti avevo lasciato un messaggio l'altro giorno. non l'hai visto?

marguerited ha detto...

ciao Enrico e Ciao Lydia
scusate se non ho risposto prima, ma appena arrivata sono ripartita......
ho un locale che ho scoperto da consigliare e anche una storia che lo riguarda poi vi racconto.
spero che per voi i giorni siano sereni e le vacanze vicine, le mie sono terminate, ma forse a settembre chissà!!!!!!!
un abbraccio
Marg

una foto che mi piace molto

una foto che mi piace molto
penso sia di erwitt