melissa, pianta tipicamente da api, da miele.
veniva coltiovata dagli arabi perchè era importantissima nella farmacopea. rientrava anche in preparazioni magiche come pozione soporifera.
molteplici le sue virtù medicinali, secondo il Mattioli: rallegra gli animi, ideale per ledepressioni causate dalla passionalità eccessiva, da sentimenti delusi,ideale per il mal d'amore, secondo Serapione di Alessandria.
Stimola l'appetito, è tonica e digestiva
i carmelitani scalzi preparavano l'acqua di melissa, utile per il mal di stomaco, nell'insonnia e nella malinconia, nelle crisi di nervi e nella cardiopatia nervosa.
Occorrono: sommità fiorite di melissa fresche leggermente appassite (gr.350),scorza di limone tagliata a listarelle (gr.70), cannella di Ceylon, chiodi di garofano, noce moscata contusa anagrammi 35, coriandolo in semi, angelica radice grammi 16.
Tutte queste droghe vengono messa in macero in due litri di alcool etilico a 80 gradi. Dopo una settimana si distilla a bassa temperatura in alambicco ottenendo circa litri 1,7 di ottima acqua di melissa. Famigliarmente possiamo ottenere un medicamento analogo, mettendo le droghe in una bottiglia sigillata, chiara e facendole macerare in alcool etilico a 80 gradi per dieci giorni, esponendo il recipiente al sole. Poi si filtra.
Ho tratto queste preziose informazioni da Tesori e profumi dell'orto di Giovanni Righi Parenti.
p.s. melissa era il nome della ninfa che avrebbe scoperto le api e l'uso del miele. Figlia di Melisso, re di Creta, sarebbe stata una delle numerose nutrici di Giove che, dopo la morte l'avrebbe mutata in ape
lunedì 2 giugno 2008
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