dedicato all'amico franc buveur, che ha raccontato una splendida leggenda di questo simpatico e gustoso animaletto
"'o purpo adda cocere int' all'acqua soia" così dicono a Napoli ed hanno ragione.
Fno ad un peso massimo di 600 grammi, il polpo può essere collocato in un recipiente e poi coperto e senza acqua, deve cuocere a fuoco lento, da 20 a 40 minuti. Naturalmente va fatto raffreddare nell’acqua che emanerà durante la cottura.
Se è più grosso conviene tenerlo per una notte in freezer, poi va fatto scongelare e si cuoce anche lui senz’acqua a fuoco molto basso, si possono aggiungere anche della patate, tagliate a pezzi grossi. Quando le patate sono cotte è cotto anche il polpo.
Il polpo può essere cotto anche affogandolo nel vino: si prende il polpo, lo si mette in pentola e si ricopre di vino bianco. Poi si cuoce tutto molto lentamente.
Il polpo alla Luciana è un modo meraviglioso di cuocere il polpo: occorre una pentola di coccio nella quale si mette il polpo, con prezzemolo, aglio, pomodoro e un poco di olio. Sopra la pentola, per chiuderla, si mette un foglio di carta oleata, legato con uno spago. E sopra questo un coperchio. Sempre fuoco lentissimo e quando avrà finito di cuocere, senza aprire mai prima il coperchio si avrà un sughetto delizioso ed un polpo squisito.
giovedì 20 novembre 2008
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2 commenti:
Grazie della dedica!
Alcuni modi di cottura li conoscevo, ma altri no: li sperimenterò.
Grazie!
A proposito di polpi, molto tempo fa a Napoli uno "street foood" era il brodo caldo di polpo che i lavoratori dei mercati ortofrutticoli, quando faceva freddo, bevevano.
Buona notte e a presto.
Io sono negata con la cottura del pesce.
Mi salvo tutto.
Grazie
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