giovedì 10 luglio 2008

anniversari

il tempo ci regala tanto
delle occasioni, dei momenti, il tempo ci regala la possibilità di festeggiarli, di viverli insieme a quelli che amiamo, di segnarli con un gesto che può essere anche una bicicletta piena di fiori, un fiore solo, una sorpresa, una parola, molte parole.
Molte parole per una stupida tristezza, per il solo fatto che avrei voluto qualcosa per questo ventesimo anniversario di matrimonio.
Per me non è stato facile sposarmi, non ero felicissima quel giorno, più che una scelta era un compromesso, un mettere insieme dei mondi diversi. Anch'io avrei voluto evitare, forse sono più ipocrita, ma vengo da una realtà non molto facile. Da condizionamenti, chi non li ha provati non può sapere. Certo la ribellione, la fuga, ho provato anche quelle. Ma c'è una verità che non ho mai potuto cancellare: le radici. Una volta un uomo che molto ho amato mi disse "ognuno torna la dove ha le sue radici". Veramente mi ha detto tante cose, alcune le ho scordate, ma questa no. Perchè? perchè la sento profondamente mia.
E così un bel giorno mi sono sposata, con una bella pancetta. Non è che fossi giovannissima, insomma avevo trent'anni. Matrimonio riparatore fa ridere vero, a trent'anni. Ma se non l'avessi fatto avrebbe significato rottura. Mio figlio aveva sei anni quando è stato accettato da alcuni famigliari a me molto cari. Innocente, piccolo. Mais c'est pas ca. C'est pas seulement sa.
Mio marito, dopo vent'anni mi fa ancora ridere chiamarlo così, dice che questo giorno non vuol festeggiarlo perchè per lui sarebbe stato tutto lo stesso,anche senza matrimonio, perchè non aveva bisogno di quello per restarmi vicino. per amarmi.
io lo trovo molto bello, ma però sono sei giorni che non gli parlo.
Perchè un piccolo gesto per questo giorno l'avrei proprio voluto.
ma certe cose non si possono imporre, non si possono chiedere, devono avvenire spontaneamente, e allora perchè anche se non ci crede non fa qualche piccola cosa, piccolissima solo per farmi piacere.
Forse perchè non è ipocrita come me?

3 commenti:

papavero di campo ha detto...

marguerite non credo ipocrita una persona che come te dice cose di sé e lo fa coram populo e che dichiara una sua vulnerabilità. Lo fanno pochissimi, hai visto, sui nostri blog autoreferenziali autocelebrativi e idealizzanti. hai sentito di poterlo fare e ti ammiro. vorrei saperti dire anche poche parole per lenire un pizzico la tua tristezza ma non è facile comunicarle però una sola sì: resta fedele a te stessa che include tanto e non solo l'assuefazione al correct e il piegarsi come un giunco alla realtà altrui, resta fedele alle tue impennate, al tuo amore profondo per gli chansonniers e per quei ribelli no di bonjour tristesse..ma con l'adesione alla vita ad eros in senso lato.

Cara amica virtuale una calda stretta di mano!

ps: il termine marito per me è sempre stato ostico, non lo uso mai anzi raramente e gli anniversari possono anche essere soporiferi come una camomilla mentre la turbolenza che hai, che avete quella no non è formale né un convenevole, forse si annida più qualcosa lì che non in una cenetta a lume di candela in un rito canonico

marguerited ha detto...

merci bien
papavero, cara amica virtuale, hai trovato davvero le parole
Marguerite

liù ha detto...

Come sei severa con te stessa, marguerite!neanche io, come papavero di campo penso che chi riesce ad avere tanta autocritica possa considerarsi ipocrita.La tua 'sofferenza' dipenderà anche un po' da questa tendenza ad analizzare troppo? Comunque,un po' di generosità da parte degli uomini, di tuo marito in questo caso,anche solo occasionalmente, non guastaterebbe. Sicuramente non diminuirà la tua sensazione,ma sappi che c'è anche un'altra donna che prova come una, seppur lieve,puntura di spina al cuore, il sentirsi fare gli auguri di buon compleanno da oltre vent'anni dal proprio compagno, mai una volta accompagnati da un qualcosa di concreto(vedi un cioccolatino, un fiore)che possa avvalorare il sentimento del "Buonaugurio"!

una foto che mi piace molto

una foto che mi piace molto
penso sia di erwitt