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martedì 11 agosto 2009
J.Dutronc - Il est 5 heures Paris s'éveille
leggendo la biografia di F.Hardy mi ha incuriosito il suo affascinante compagno al quale era legata da una passione folle
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domenica 9 agosto 2009
Una Domenica a Parigi (3)
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mercoledì 5 agosto 2009
Elogio dell'incompiuto
Arc de Triomphe, Napoleone aveva deciso di edificarlo dopo la vittoria di Austerlitz, inizialmente doveva chiamarsi Arco di Austerlitz. Venne iniziato nel 1806 con le parole di Napoleone "Vous ne rentrerez pas dans vos foyers que sous des arc de triomphe". L'arco era ispirato all'architettura romana con delle dimensioni impressionanti . Per la sua realizzazione servirono molti anni, e così arrivo la sconfitta di Waterloo, il congresso di Vienna, l'esilio a Sant Elena e la morte di Napoleone.
I disegni , i progetti potevano ancora essere rispettati però cambiava lo spirito del monumento. L'arc venne inaugurato nel 1936 anche se era incompleto, mancava il coronamento, anche se c'erano diversi progetti ( un carro trionfale trainato da sei cavalli , oppure l'elefante della Bastiglia, oppure ancora Napoleone ritto sul globo terrestre). I vari progetti vennero scartati perchè superati dal fluire degli eventi e così l'arc restò incompleto del suo coronamento.
Il tempio di Segesta è meraviglioso al tramonto, quando le schiere di turisti se ne vanno e si può ammirare il senso estetico di un popolo antico che costruì un monumento collocato in un luogo straordinario. Alcuni sostengono che le sue colonne siano state disposte in modo da produrre un suono armonioso quando soffia il vento. E un tempio incompiuto, a quanto si dice. La sua incompiutezza sarebbe dovuta alle guerre nelle quali erano coinvolti gli elimi.
Se un visitatore attento guarda in alto la facciata di Palazzo Strozzi, nella parte verso Piazza Strozzi si accorge di un altra incompiutezza, dovuta a ragioni economiche questa volta, ma che però i successivi interventi hanno rispettato.
Il filo conduttore? anche dietro qualcosa di incompiuto c'è una storia e merita di essere raccontata.
I disegni , i progetti potevano ancora essere rispettati però cambiava lo spirito del monumento. L'arc venne inaugurato nel 1936 anche se era incompleto, mancava il coronamento, anche se c'erano diversi progetti ( un carro trionfale trainato da sei cavalli , oppure l'elefante della Bastiglia, oppure ancora Napoleone ritto sul globo terrestre). I vari progetti vennero scartati perchè superati dal fluire degli eventi e così l'arc restò incompleto del suo coronamento.
Il tempio di Segesta è meraviglioso al tramonto, quando le schiere di turisti se ne vanno e si può ammirare il senso estetico di un popolo antico che costruì un monumento collocato in un luogo straordinario. Alcuni sostengono che le sue colonne siano state disposte in modo da produrre un suono armonioso quando soffia il vento. E un tempio incompiuto, a quanto si dice. La sua incompiutezza sarebbe dovuta alle guerre nelle quali erano coinvolti gli elimi.
Se un visitatore attento guarda in alto la facciata di Palazzo Strozzi, nella parte verso Piazza Strozzi si accorge di un altra incompiutezza, dovuta a ragioni economiche questa volta, ma che però i successivi interventi hanno rispettato.
Il filo conduttore? anche dietro qualcosa di incompiuto c'è una storia e merita di essere raccontata.
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lunedì 20 luglio 2009
una Domenica a Parigi


Camminare senza meta, farsi catturare dai dettagli, mangiare quando capita cosa c'è di più bello?
al secondo piano c'era una pianta di fiori bianchi, purtroppo nella foto si vede poco.
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mercoledì 1 luglio 2009
un viaggio
sono partita e sono partita da sola, per tutta una serie di circostanze.
Dopo venti anni un viaggio da sola; all'inizio panico, poi ho capito che ne avevo bisogno, no non del panico, ma di distaccarmi, di andare via, di non essere più asseragliata da quest'ansia che mi spinge a lavorare con orari impossibili.
Che mi esaspera e mi rende insopportabile e mi fa sentire insopportabili anche quelli che mi sono cari. E che mi mancano già, prima ancora di partire.
Poi finalmente essere altrove, osservare guardare fuori e non più solo ed esclusivamente dentro una stanza, vita vissuta indirettamente tramite fascicoli, carte, documenti.
Curiosità e finalmente il distacco, le cose scivolano via, restano indietro, come il paesaggio di questo treno. Guardo i colori del sari della donna seduta qualche fila più avanti, le montagne con la neve, e poi la piatta pianura con il grano maturo.
Arrivo alla gare de Lyon intorno a mezzanotte, non so da che parte uscire e naturalmente mi trovo su una strada semideserta alla ricerca di un taxi.Mi porto dietro una valigia che pesa un quintale.
Finalmente un taxi e quando uscendo da una strada vedo la tour Eiffel, non mi sembra vero, non mi sembra possibile.Che sensazione di irrealtà e che meraviglia di luci nella notte!
Dopo venti anni un viaggio da sola; all'inizio panico, poi ho capito che ne avevo bisogno, no non del panico, ma di distaccarmi, di andare via, di non essere più asseragliata da quest'ansia che mi spinge a lavorare con orari impossibili.
Che mi esaspera e mi rende insopportabile e mi fa sentire insopportabili anche quelli che mi sono cari. E che mi mancano già, prima ancora di partire.
Poi finalmente essere altrove, osservare guardare fuori e non più solo ed esclusivamente dentro una stanza, vita vissuta indirettamente tramite fascicoli, carte, documenti.
Curiosità e finalmente il distacco, le cose scivolano via, restano indietro, come il paesaggio di questo treno. Guardo i colori del sari della donna seduta qualche fila più avanti, le montagne con la neve, e poi la piatta pianura con il grano maturo.
Arrivo alla gare de Lyon intorno a mezzanotte, non so da che parte uscire e naturalmente mi trovo su una strada semideserta alla ricerca di un taxi.Mi porto dietro una valigia che pesa un quintale.
Finalmente un taxi e quando uscendo da una strada vedo la tour Eiffel, non mi sembra vero, non mi sembra possibile.Che sensazione di irrealtà e che meraviglia di luci nella notte!
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una foto che mi piace molto

penso sia di erwitt