venerdì 17 dicembre 2010

pot-au feu par F. Delahaye 1882

Sta nevicando, il cielo è livido ma l'atmosfera è quella tipica del Natale che si avvicina.
L'inverno ha il suo fascino.
Apro il libricino della mia bisnonna “La cuisine des petits menages” par F. Delahaye , Paris Librarie Hachette 1882.
La ricetta del pot-au feu mi sembra quella più indicata per questa sera di gelo.
“Ayez une marmite de la contenence de cinq litres, deux livres de boeuf, deux moyennes carottes, un navet, trois poireaux. Mettez l'eau et le boeuf dans la marmite, salez, mettez en ebullition; enlevez l'ecume a cinq au six reprises, mettez de temps en temps quelques cuillerees d'eau froide; enfin, lorseque le bouillon est clair, ajoutez les carottes et navets epluchès et fendus ed deux, puis le poireaux coupes en deux et lies, et donnez quattre a cinq heures de cuisson.
Nota: les vinandes maigres, telles que gite a noix, tranche, font le meilleur bouillon; les viandes telles que culotte, bavette d'aloyau, poitrine, sont meilleures a manger, mais font le bouillon moins nutritif a quantites egales. Je proscris absolument les viandes rassises.
Observations: On peut accompagner le bouilli des sauces piquante, tomate; des garnitures de choux, de choucrute, de croquettes de pommes de terre, de duchesses etc.”

giovedì 4 novembre 2010

riconciliarsi con l'inverno

ho trovato su questo blog : http://souslefiguier.blogspot.com/ visitatelo è interessante davvero.
http://souslefiguier.blogspot.com/2010/10/une-liste-pour-se-reconcilier-avec.html
un post delizioso, contiene una lista di cose da fare per riconciliarsi con il freddo inverno, vi consiglio di leggerlo.
L'ho stampato ed appeso al frigo e ogni volta che lo leggo mi sento meglio.
ecco alcuni consigli:
"collocare un cesto vicino alla porta di ingresso per ritrovare guanti e sciarpe, collocare una crema per le mani vicino al lavabo e un balsamo per le labbra in ogni borsa.
Avere una piccola farmacia per curare i piccoli mali di stagione, pasticche per la gola, paracetamolo, anti influenzale omeopatico, sciroppo per la tosse"

"cuocere una torta alle mele, noci e cannella, fare un the caldissimo e dividere questo momento quando il cielo è così basso che il giorno sembra la notte"

" rendere le nostre camere ancora più accoglienti, arearle, anche in inverno, diffondere degli oli essenziali, passiamo un terzo della nostra esistenza nel nostro letto"

"la sera prendere un quarto d'ora per preparare la giornata successiva, verificare l'agenda, gli appuntamenti, preparare le cose di cui si avrà bisogno: chiavi, carte, posta. Scegliere i vestiti da indossare"

"ogni mattina offrirsi il tempo di una vera colazione con l'odore croccante del pane grigliato, del caffè fresco, l'aroma del the, vedere il giorno che sorge..... ancora nessun giornale ma le parole o il silenzio, il mondo sembra ancora così sereno a quest'ora"

"posare un plaid sul divano e un buon libro, accendere una candela profumata, trovare il tempo per riordinare le foto di famiglia o delle vacanze"

"Ammirare Sirius, la più bella stella del nostro cielo notturno in inverno"

"Approfittare delle belle giornate fredde per camminare nella campagna e areare il proprio spirito"

"invitare gli amici intorno ad una zuppiera odorante e fumante, ridere per rischiarare questa notte troppo lunga, questi mesi di brume e di nebbia, di ghiaccio e di brividi"


L’hiver devient douillet, lumineux, réconfortant.

martedì 26 ottobre 2010

Gelatina

sempre dagli appunti della mia bisnonna......
"metti in una pentola d'acqua sale, cipolline, prezzemolo, sedano dei piedi di maiale oppure di bue, carne magra (muscolo) lascia bollire il tutto finchè è molto cotta la carne e ci vorrà quasi una giornata. Bisogna fare attenzione nel mettereil sale perchè il brodo si riduce a metà nel cuocere tanto tempo.
Cotta che sia la carne, colala attraverso un panno bagnato e strizzato, che non lasci passare il grasso.
metti due chiare di uovo e aggiungile alla gelatina colata, rimettila al fuoco non smettendo di girare, finchè bolle. Appena bolle chiudila con un coperchio e metti fuoco tanto che la gelatina continui a bollire pianissimo. Lascia cuocere per cinque minuti e quando il chiaro di unovo si è messo come a ciambella ritirala e aggiungi aceto o limone.
Colala facendola passare in una tela molto spessa, nella forma o lasciala raffreddare se d'inverno; se in estate mettila in ghiacciaia.
Non bisogna mai rimestarla ne metterla a contatto con oggetti di rame.

giovedì 2 settembre 2010

Firenze Piazza Santa Croce Leonard Cohen

Amo Leonard Cohen, i suoi capelli tagliati corti, il cappello, la giacca e cravatta, l'abito impeccabile, i modi da signore senza tempo, la compostezza, il suo modo di concedersi al pubblico con generosità, la voce da brivido che viene da profondità abissali, potente e carezzevole come non mai, la musica, le parole.
Un concerto che insieme è mistico, vibrante, coinvolgente, sensuale.
Il sassofonista suona in modo strepitoso, il suo old friend regala degli "a solo" indimenticabili, la corista ha la pelle ambrata, una voce che incanta.
E lui, quando un altro componente della band suona o canta, si toglie il cappello e lo appoggia sul cuore.
Piazza Santa Croce non ha bisogno di parole.
Le stelle nel cielo e i giochi semplici della luce si riflettono sulle impalpabili tende che avvolgono il palco. Il vento le muove e dal palco porta dritto fino a me vibrazioni, sensazioni positive, emozioni intense. Il vento asciuga qualche lacrima.
Sono seduta accanto a due personaggi usciti da non so dove, affascinanti: lei con un buffo capellino a maglia dal quale escono nuvole di capelli bianchi, corporatura enorme, occhi azzurri ridenti mi sorride, le sorrido; lui è un gigante barbuto e capelluto. Alla fine salgono sulle sedie, con grande naturalezza e lievità potrebbero spiccare un volo verso il cielo.

Ps ovviamente non potevano mancare gli zotici che durante il concerto si alzano per andare a prendere birre, granite e quant'altro…………

lunedì 2 agosto 2010

marmellata di amarene

levate i noccioli, pesate, aggiungete 250 grammi di zucchero per 500 grammi di frutta; mettete il tutto in una pentola e poi l fuoco, fate cuocere cinque o sei minuti rimestando con cura per non rompere i frutti, schiumate bene e versate in una terrina fino al domani. Ricominciate la stessa cottura, questa volta per una mezz'ora, poi mettete nell'albanella.
qui non ho trovato il procedimento per la successiva conservazione, sterilizzazione; ma in calce il peso dei contenitori, probabilmente utilizzava gli stessi e si regolava per la tara.
peso zuppiera K 1570
peso insalatiera k 1590

lunedì 26 luglio 2010

antiche ricette: conserva di pomidoro in bottiglie

La soffitta mi ha fatto un regalo prezioso: una cassa di legno piena di libri della mia bisnonna.
Tra tanti libri anche alcuni di cucina e dentro uno di questi ho trovato biglietti ripiegati con le sue ricette, scritte nella sua elegante ed asciutta calligrafia.
Voglio condivederne alcune, c'è tutto un mondo dentro, comincierò da questa:
Conserva di pomidoro in bottiglia
Si lavano e si aprono i pomidoro, togliendo il seme e si mettono a bollire in un paiuolo o di rame o di bronzo con rosmarino e spicchio di aglio. Quando sono ben cotti ed hanno consumato l'acqua (circa tre ore) si passano allo staccio ed una volta passati si mettono in una casseruola di rame. Si fanno bollire circa due ora e mezza, prima di togliere la conserva dal fuoco vi si mette del sale fino e dell'olio (conviene guardare che la cottura sia simile alla conserva che si fa ogni giorno e non di più). Si versa in un piatto in terra e quando è quasi fredda si mette nelle bottiglie, legando fortemente con lo spago il tappo e devono essere bene battute. Per pulizia due giorni prima di adoperare i tappi conviene farli bollire con acqua ed un po’ di sale e farli asciugare al sole. Anche le bottiglie devono essere sgocciolate per due o tre giorni. Empite le bottiglie ben legate si mettono in un paiuolo con acqua ed un po’ di fieno affinchè non si tocchino fra tolo. L'acqua deve arrivare al collo delle bottiglie od un poco più in su, ma non coprirle. Bisogna fare bollire per un ora e poscia togliere il fuoco di sotto il paiuolo. Badare bene a non togliere le bottiglie dall'acqua ma lasciarvele fino all'indomani mattina.
p.s. si evita questo lungo procedimento mettendo nella conserva dell'acido salicidico ossia 1 grammo per ogni chilo di conserva.
Il giorno 17 Agosto 1927 si fa la conserva di pomidoro in bottiglia. Di due panieri di pomidoro si ricavarono kg. 24010 di conserva e si empirono 33 bottiglie piccole e 13 grandi.
E' bene ricordare che tanta conserva è meglio sia fatta in due giorni perché tutta in una giornata è una fatica e uno strapazzo.
Il giorno 4 Settembre 1928 si fa la conserva in bottiglia con un paniere di pomidoro e riesce kg. 9700; si empiono 20 bottiglie piccole e una grande.

giovedì 13 maggio 2010

incontrarsi dopo quasi vent'anni

E così ieri sera ci siamo riviste, gli anni sono passati velocemente, percorsi di vita diversi ci hanno fatto perdere, però ogni tanto io a lei pensavo a questa amica così "amorosa" del suo giovane maritino, quella che si era sposata presto, giovane e felice. Avevo dei ricordi di questa splendida coppia spensierata.
.....Ha i tratti un pò appannati, i capelli tirati e forse non proprio puliti, il viso si è arrotondato, il sorriso è lo stesso, lo sguardo non brilla più.
Ci raccontiamo, delle volte ho l'impressione che mi racconti, o meglio si racconti delle belle favole, che non sia sincera.
La bella favola del suo matrimonio, quella che mi aveva incantata, però è finita.
Chissà lei cos'avrà pensato di me.
E' bello però che non ci sia stato imbarazzo, che non ci siamo trovate come due perfette estranee.

Perchè, delle volte, ho la sensazione che la vita adulta sia un gioco, un malinteso e che un giorno io e i miei amici di un tempo ci toglieremo questi tratti appannati, queste rughe, e torneremo come un tempo, a scuola, alle nostre risate?

venerdì 12 marzo 2010

99 Colombe

E' un iniziativa lodevole quindi invito tutti quelli che si trovano a passare di qui ad aderire con entusismo e speranza
99colombe.blogspot.com

mercoledì 3 marzo 2010

quando torno a casa alle 21 e devo preparare cena con rod stewart

questa ricetta è saltata fuori l'altra sera, tornando a casa tardi, come sempre. E di fronte ad un frigo che si potrebbe intitolare "il deserto dei tartari".
allora i superstiti erano: un barattolo di olive denociolate nere, capperi sotto sale, pomodorini secchi sott'olio, qualche spicchio d'aglio.
ho tritato i suddetti superstiti (ad eccezione dell'aglio), li ho messi tutti insieme in padella con poco olio e poi ho aggiunto un barattolo di passata di pomodoro. Con il ricavato ho condito gli spaghetti. Risultato non male, soprattutto essendo parchi di pomodorini sott'olio che hanno un gusto deciso.
Nel frattempo non può mancare un pò di musica di sottofondo; di questo brano ho ascoltato la storia alla radio in macchina: quando è uscita in Inghilterra ne venne vietata la diffusione per i contenuti troppo espliciti. E' bellissima!

venerdì 5 febbraio 2010

leggero pranzo domenicale al camino - ricette veloci

Una domenica d'inverno, un camino acceso, fuori è bel tempo.
E' l'occasione giusta per sperimentare ricette che ho trovato nei vari blog. Organizzo tutto sul camino.
Melanzane al cartoccio, l'idea mi è venuta da quelle riportate tempo fa da cavoletto di bruxelles, è semplicissima ed ottima. Si prende una melanzana, si taglia in due per il senso della lunghezza, in ogni metà si mette un rametto di rosmarino, volendo anche uno spicchio di aglio. Si avvolge ogni metà nell'alluminio e si mette nel camino, direttamente sulla brace. La ricetta di Sigrid prevedeva di arrostirla direttamente sul fornello, ma avendo il camino acceso......
Ogni tanto si girano i pacchetti e quando si sentono morbidi (usare le apposite pinze da camino), sono pronte. Si scartano e poi si toglie la polpa, che avrà un sapore leggermente affumicato e si può condire semplicemente con olio, pepe sale. Oppure combinare con della maionese, oppure mescolare con dell'hummus, o anche con dello yogurt. Altra alternativa avendo arrostito anche una testa di aglio, con la polpa morbida dell'aglio....
Seconda ricettina, copiata da max della piccola casa: sgombri al cartoccio con curry. L'abbinamento tra sgombri e curry è geniale (bravo max!!!!!)
Anche qui si sfilettano gli sgombri, si cospargono i filetti con un pò di curry, la quantità è affidata al gusto presonale e si impacchettano nell'alluminio ponendoli sotto la brace, Pochissimi minuti e il gioco è fatto.
Ho provato a fare dei pacchettini di filetto di sgombro alternativo: senza curry , impacchettando ogni filetto con finocchietto selvatico, oppure origano (ricordo meraviglioso della mie vacanze siciliane), oppure rosmarino. Ottimi.

giovedì 21 gennaio 2010

ascoltando un brano scoperto da poco

Benjamin Biolay è un cantautore francese che non conoscevo, ho scoperto che ha contribuito non poco al rilancio di H. Salvador, qualche tempo fa.
Personaggio introverso, molto timido a quanto scrivono.
Ho letto di lui da qualche parte, mi sono incuriosita e sono cercare le sue canzoni, il video originale di questa è molto bello, però non si può riportare.
Il titolo è Dans la merco benz.

giovedì 14 gennaio 2010

comfort foods veloci per una serata d'inverno

Fa freddissimo in questi giorni, il tempo per cucinare qualcosa di caldo è poco, però queste ricettine secondo me sono veloci e anche buone.

minestrone con pancetta
ingredienti: sedano, carote, cipolla, fagioli in scatola, pancetta in dadini oppure quella arrotolata, brodo anche di dado, pasta corta oppure spaghetti spezzettati

si tritano una carota, una costa di sedano ed una cipolla, si fanno soffriggere in poco olio, poi si aggiungono dei dadini di pancetta oppure della pancetta arrotolata tagliata sottile. E' necessario che il composto sia piuttosto abbondante. Quando è tutto ben rosolato si aggiunge una scatola di fagioli, scolati dall'acqua di conservazione.Poi il brodo ed infine la pasta, fare cuocere il necessario.
Servire con abbondante formaggio parmigiano.

si abbina bene con un insalata mista e con i crostini all'aglio di Gwyneth Paltrow,
li ho scopiazzati da qualche parte, adesso non ricordo dove, comunque l'autore a sua volta li aveva trovati nel blog di Gwyneth:
occorrono
pane fresco (la ricetta originale prevede baguette)
20gr di burro salato (variabile a seconda della quantità dei crostini)
prezzemolo q.b, formaggio grattuggiato, aglio

si tagliano delle fette di pane abbastanza spesse, si strofinano con l'aglio e si dispongono in una teglia, vanno infornate a 200° fino a doratura.
Nel frattempo si prepara la crema con il burro salato a temperatura ambiente, mettendolo in un bicchiere e girando energicamente con un cucchiaio.
si aggiunge poi il prezzemolo, mescolando fino ad ottenere una crema spalmabile.
Si toglie il pane dal forno e si cospargono le fette con il formaggio grattuggiato e la crema al burro. Infornare per altri 5 minuti.

mentre si cucina si può ascoltare qualcosa di carino

una foto che mi piace molto

una foto che mi piace molto
penso sia di erwitt