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giovedì 2 settembre 2010

Firenze Piazza Santa Croce Leonard Cohen

Amo Leonard Cohen, i suoi capelli tagliati corti, il cappello, la giacca e cravatta, l'abito impeccabile, i modi da signore senza tempo, la compostezza, il suo modo di concedersi al pubblico con generosità, la voce da brivido che viene da profondità abissali, potente e carezzevole come non mai, la musica, le parole.
Un concerto che insieme è mistico, vibrante, coinvolgente, sensuale.
Il sassofonista suona in modo strepitoso, il suo old friend regala degli "a solo" indimenticabili, la corista ha la pelle ambrata, una voce che incanta.
E lui, quando un altro componente della band suona o canta, si toglie il cappello e lo appoggia sul cuore.
Piazza Santa Croce non ha bisogno di parole.
Le stelle nel cielo e i giochi semplici della luce si riflettono sulle impalpabili tende che avvolgono il palco. Il vento le muove e dal palco porta dritto fino a me vibrazioni, sensazioni positive, emozioni intense. Il vento asciuga qualche lacrima.
Sono seduta accanto a due personaggi usciti da non so dove, affascinanti: lei con un buffo capellino a maglia dal quale escono nuvole di capelli bianchi, corporatura enorme, occhi azzurri ridenti mi sorride, le sorrido; lui è un gigante barbuto e capelluto. Alla fine salgono sulle sedie, con grande naturalezza e lievità potrebbero spiccare un volo verso il cielo.

Ps ovviamente non potevano mancare gli zotici che durante il concerto si alzano per andare a prendere birre, granite e quant'altro…………

mercoledì 17 settembre 2008

launeddas



Le launeddas sono uno strumento antichissimo, simile alle zampogne. I maestri custodivano religiosamente i segreti di questa musica ipnotica che sembra riportare l'uomo all'età del bronzo.

spunta la luna dal monte

una foto che mi piace molto

una foto che mi piace molto
penso sia di erwitt