mercoledì 23 aprile 2008

il sapore della memoria

Ho letto un libro, molto bello; ne avevo sentito parlare tempo fa ad una cena (tanto per cambiare), e poi non ci ho pensato più. Ma venerdì in libreria, da uno scaffale gli occhi profondi nella foto in copertina, l’espressione strana della ragazzina, mi hanno fatto ricordare.
Ho iniziato a leggerlo e subito, fin dalle prime pagine, i personaggi uscivano a raccontare la loro storia, viventi in tutta la loro umanità. Non sono più riuscita a smettere di leggerlo ed alla fine i miei occhi bruciavano, non solo per la stanchezza.
Il libro si intitola “La fattoria delle allodole”, l’ha scritto Antonia Arslan e racconta le vicende di una famiglia armena, la cui vita, per un certo periodo, fu cordiale e rumorosa, ricca d’acque, ricca di ospitalità e di festevolezze.
Poi, di tutto il loro retaggio famigliare, del loro paese riescono a salvare soltanto “fotografie, ritratti di famiglia cuciti in uno straccetto di velluto, e passati di mano in mano dai morenti ai sopravvissuti”.
E ognuno cerca di dimenticare il Paese Perduto e la colpa di essere sopravvissuto.
Solo dopo decenni, in un luogo straniero, uno dei protagonisti, ormai anziano, aprirà la teca della nostalgia con la nipotina, raccontandole dell’uva d’agosto “nel mio paese lontano fiorivano i grappoli immensi, e latte e miele avevano il sapore dell’arca d’Oriente. Nessun sapore è come quello; con Zia Mariam facevamo lo yogurt, ed ero così bravo che mi lasciava aiutare a preparare la paklavà” Così la bambina si affaccia per la prima volta alla finestra che si apre sul Paese Perduto, attraverso il dolce senso del gusto, il sogno del sapore lontano........ il nonno le ha dato l’eco vivente di odori e sapori, un nutrimento vero, la nascita della nostalgia”.
Ne sono rimasta affascinata: da tempo non mi capitava di trovare un libro che mi coinvolgesse e sconvolgesse così tanto.
Ci sono tanti aspetti che mi hanno fatto riflettere, e tra questi la forza evocativa dei sapori degli aromi dei nostri ricordi più cari; ognuno di noi porta con sè nel suo bagaglio dei ricordi tante madeleine.........

p.s. so che ne hanno fatto un film ma non andrò a vederlo

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una foto che mi piace molto

una foto che mi piace molto
penso sia di erwitt