lunedì 2 febbraio 2009

bistecca alla griglia simil Robespierre

lo so che bisogna utilizzare poca carne, del resto io non ne vado matta e mi nutrirei di pesce, ma sono l'unica in famiglia.
Ho realizzato questa variazione della solita bistecca ai ferri ricordandomi di una ricetta che, qualche tempo fa, era piuttosto diffusa e si chiamava appunto Robespierre.
Il procedimento è semplicissimo, si prende una bella bistecca con osso o anche una lombata disossata, entrambe devono essere piuttosto alte, si lascia almeno un ora fuori dal frigo, poi si procede così: si fa arroventare una griglia o una padella antiaderente con fondo pesante.
Poi si cuoce la carne, prima da un lato e poi dall'altro seguendo i canonici tempi di cottura rapportati al peso della carne. Ma non cuocendola completamente.
Deve rimanere all'interno poco cotta, ma nemmeno sanguinare (brr che brutto verbo). A questo punto si toglie dalla griglia e si lascia riposare un poco, poi si taglia a striscioline e si accomoda in un grande piatto fondo, si cosparge con poco pepe, ma soprattutto con dell'olio caldo aromatizzato al rosmarino ottenuto facendo cuocere, ma non bollire dell'olio con rametti di rosmarino a piacere e se si vuole anche un poco di aglio. L'olio caldo finisce di cuocere la carne e la lascia gradevolmente profumata

7 commenti:

Lydia ha detto...

Leggendo questo post mi sono resa conto che io non so cuocere la carne.
Non so se sarei in grado di farla poco cotta ma non sanguinolenta

marcella candido cianchetti ha detto...

che buona,assomiglia alla tagliata buona giornata

marguerited ha detto...

ciao Lydia
in ogni caso è una preparazione che ti consente di rimediare, nel caso in cui resti troppo cruda o sanguinolenta, puoi aumentare la temperatura dell'olio.
grazie della visita
buona giornata
marg

marcella candido cianchetti ha detto...

che ti posso dire se ti manca il cedro ed hai solo scorzette d'arancio cambi isola ti trovi in sardegna e mi sembra che la chiamano 'aranciata o qualcosa di simile,ma siamo sempre li prodotti della terra,isole. fantasia da fame, e magari fosse ripristinata, è li che cè lo stimolo di come mettere il pranzo con la cena e li che mascono polente ,pancotto ecc.. adesso si chiama svuota frigo una volta svuota dispense! mi stò ricordando di una ricetta abbruzzese che già il nome la dice lunga, e che ogni anno rinnovo,anche massacrandola con pentola a pressione,ma sempre meglio di un panino , cuocere la carne eh sembra facile ha talmente tanti fattori. x iniziare dal tipo di griglia, dosaggio fiamma, e taglio carne ed io vado ad occhio x completamente digiuna,certo il macellaio gioca molto è x questo che faccio la spiritosa! pensa stò vedendo esposti tagli di carne che riconosco x ricordo, tagli poveri, ma per me figlia del sud succulenti esendo i pascoli relativi ecc.. chiudo altrimenti faccio un poema buona giornata

marguerited ha detto...

ciao carissima
ho scorzette, peraltro non candite, miele e foglie di limone. Ma vorrei sapere il torrone che consistenza viene ad avere? resta piuttosto morbido?
E' una ricetta che mi piacerebbe sperimentare.
Quanto alla carne, anche a me piace usare i tagli poveri, sono saporiti e scatenano appunto la fantasia. Uno di questi tagli è la sorra, oppure il biancostato o le costine.
Però come ti dicevo non amo particolarmente la carne e preferisco il pesce. Che fortuna hai a vivere in Sicilia...........
buona serata

Giovanna ha detto...

A me invece la carne piace; non vorrei, ma mi piace. E mi piace anche questo metodo di cottura: deve venirne fuori qualcosa di molto profumato e anche morbido. Non lo conoscevo.

marcella candido cianchetti ha detto...

buon fine settimana

una foto che mi piace molto

una foto che mi piace molto
penso sia di erwitt