lunedì 23 giugno 2008

notte magica

Secondo il calendario liturgico della Chiesa, il 24 Giugno si celebra San Giovanni Battista, che nacque sei mesi prima di Gesù.
Il sole in questo periodo sorge e tramonta sempre nello stesso punto sino al 24 Giugno, quando ricomincia a muoversi sorgendo gradualmente sempre più a sud sull'orizzonte. In epoca pre-cristiana questo giorno era considerato sacro ed era dedicato a riti, presagi e divinazioni. Molti sono i luoghi sacri e gli antichi templi, costruiti in base alla particolare inclinazione dei raggi del sole che si verifica in questo periodo.
Mi piace ricordare alcune credenze, tradizioni e riti, legate all’acqua, al fuoco ed alla vegetazione che in questo momento è al colmo della sua forza.
Nei campi, ma principalmente sulle colline i contadini accendevano grandi falò. Erano considerati purificatori (vi si gettavano cose vecchie per tenere lontano, con il loro fumo, gli spiriti maligni). I falò venivano allestiti anche negli incroci, vi si gettavano erbe aromatiche per tenere lontane le tempeste. La verbena per tenere lontana la mala sorte. I falò erano considerati propiziatori perchè il loro fumo purificava e teneva lontane le malattie dal bestiame e dagli uomini. La stessa funzione aveva la loro cenere, passata sul corpo e sui capelli.
Questa notte poi è il momento migliore per raccogliere le erbe in quanto tutte le loro proprietà sono all’ennesima potenza. Tra queste l’iperico (scaccia diavoli), l’artemisia, la verbena, la lavanda, il biancospino e il rosmarino. Queste erbe e i petali di tutti i fiori profumati si mettono in una bacinella piena d’acqua che deve restare tutta la notte fuori di casa. Al mattino lavarsi con quest’acqua aumenta la bellezza e preserva dalle malattie.
Durante la notte mettendo un mazzetto di erbe tra cui l’iperico sotto il guanciale si avranno dei sogni premonitori.
Il noce è l’albero intorno al quale si danno appuntamento le streghe la notte di San Giovanni. I contadini consideravano quest’albero velenoso e lo piantavano lontano dai loro orti. La notte di San Giovanni si raccolgono le noci ancora acerbe per preparare il nocino.
Raccogliere 24 spighe di grano e conservarle tutto l'anno serviva come amuleto contro le sventure.
La rugiada raccolta la mattina di San Giovanni ha il potere di curare, di purificare e di fecondare.
Per raccogliere la rugiada si stende un panno tra l’erba, strizzandolo poi il mattino successivo.
Si mangiano le lumache di San Giovanni condite con aglio pomodoro e peperoncino, con tutte le loro corna. Ogni cornetto mangiato significa distruggere discordia ed avversità, rappresentate appunto dalle cornine.

4 commenti:

papavero di campo ha detto...

ho colto 24 noci due giorni prima (il 22) (o così o niente) per fare il nocino ma per l'alccol dovrò attendere domani (oggi negozi chiusi) con ben due disconformità che ne verrà fuori?

tanti anni fa proprio di san Giovanni sono arrivata a Firenze, per me giorno memorabile (non sapevo allora che qui mi sarei stabilita)

buona giornata di festa a te marguerite!

marcella candido cianchetti ha detto...

la mitica notte di sangiovanni ,grazie mi sono ripassata questa tradizione buona serata

Giovanna ha detto...

E' il mio onomastico, e sono particolarmente contenta che abbiano scelto per me il giorno del Battista. Gran bel tipo, uno dei rari santi che mi affascinino davvero.
A meno che il 24 giugno non l'abbiano scelto perché sono una strega...:-)
Baci e buona giornata!

marguerited ha detto...

Buon Onomastico allora
Giovanni è un nome a me molto caro.
Le streghe poi sono così affascinanti, creature immaginarie ma che portano in se mistero, ribellione .......
ancora Auguri!!!!!
Marguerite

una foto che mi piace molto

una foto che mi piace molto
penso sia di erwitt